Roma

L’Impero Romano non perse il potere fino alla fine della sua esistenza

Da 13 anni sono in corso gli scavi di una città del centro Italia. Gli scienziati consideravano questo luogo poco promettente, ma le ricerche lo hanno dimostrato: L’Impero Romano rimase potente anche quando si avvicinava la caduta di Roma nel 476.

La città di Interamna Lirenas è anche il nome del progetto archeologico. Gli scavi all’interno di Interamna Lirenas sono in corso dal 2010. Ma si scavava in un’area considerata “sorda” e “abbandonata”, che aveva l’aspetto di un campo rurale. La chiave per lo studio dell’insediamento è stata la ceramica.

“Siamo partiti da un luogo così poco promettente che nessuno aveva mai provato a scavare”, racconta Alessandro Launaro, autore dello studio e responsabile del progetto Interamna Lirenas presso il Dipartimento di Studi Classici dell’Università di Cambridge, “Non c’era nulla in superficie, nessun segno visibile di edifici, solo cocci di ceramica rotta. Ma quello che abbiamo trovato non era affatto una zona selvaggia. Abbiamo trovato una città fiorente che si è adattata a ogni sfida per 900 anni”.

La città fu fondata intorno al 300 a.C. Era una colonia legata a Roma sia politicamente che militarmente, parte dell’espansione romana nell’Italia centrale.

Una rivalutazione dell’iscrizione ritrovata nell’Ottocento (ora perduta) conferma che Interamna Lirenas passò sotto la tutela di Giulio Cesare nel 46 a.C., ma, secondo Launaro, questo non rende la città eccezionale e non spiega perché sia rimasta in prosperità così a lungo. Piuttosto, le scoperte degli archeologi aiutano a spiegare perché a Cesare potesse piacere la città.

Gli scienziati hanno spiegato che: “Interamna Lirenas era situata in posizione strategica tra il fiume e la strada principale. Questo era conveniente per Cesare, che stava cercando di consolidare il sostegno in tutta Italia durante le guerre civili.

La città si trova sul fiume Lira, dove un tempo era attivo un porto fluviale. Al suo posto sono stati trovati un grande magazzino, bagni e un tempio: tutte le infrastrutture di cui la gente aveva bisogno. Il simbolo della città era un grande teatro coperto che poteva ospitare fino a 1500 spettatori. I teatri al coperto erano in genere piuttosto rari nell’Impero romano, e questo teatro fu addirittura migliorato – gli archeologi hanno trovato prove di ricostruzione.

In un periodo in cui l’Italia romana stava probabilmente già attraversando delle difficoltà, il teatro di Interamna Lirenas era ancora in funzione. Lo testimonia un’iscrizione del III-IV secolo d.C., secondo la quale a M. Centius Crispinus fu assegnato un bicellium (doppio seggio) nell’auditorium.

L’Università di Cambridge suggerisce che la città fu abbandonata nel VI secolo d.C., presumibilmente a causa dell’invasione longobarda dell’Italia.